State pianificando o solo sognando un viaggio a Marrakech? O semplicemente come me siete da sempre affascinati da questa città ma ancora non vi siete decisi a partire? In questo caso vi consiglio vivamente un libro-guida da poco in libreria: si tratta di Marrakech dietro le antiche porte di Barbara Bertuzzi, un testo che non si limita a indicare luoghi di interesse e recensire hotel – per questo basta una delle tante guide in commercio – ma riesce a raccontare Marrakech dal punto di vista di chi ama e vive la città. L’autrice infatti ha a lungo abitato nella Medina, il vero cuore antico di Marrakech, e proprio partendo da questo luogo magico ci accompagna in un viaggio pieno di suggestioni, lasciandoci letteralmente “sbirciare” dietro alle antiche porte dei riad della città vecchia, dove si custodiscono ancora tesori e tradizioni non completamente intaccate dal turismo di massa.
Marrakech dietro le antiche porte è edito da Polaris una piccola casa editrice indipendente che pubblica libri e guide dedicati al viaggio e ai viaggiatori: se non la conoscete sfogliate il loro catalogo, troverete sicuramente spunti interessanti.
Marrakech è da secoli una delle mete che attirano i viaggiatori di tutto il mondo: sono capitolati di fronte al suo fascino personaggi illustri, come Elias Canetti, Winston Churchill, Edith Wharton o Yves Saint-Laurent; è anche una città di cui si è scritto molto, e che fa parte dell’immaginario “esotico” di molti occidentali: quindi riuscire a incuriosire il lettore non è cosa facile. Invece Barbara Bertuzzi riesce a unire sapientemente il racconto di viaggio alle indicazioni pratiche per visitare e vivere la città, il tutto “condito” con ricette di piatti tradizionali raccolte da chi questi piatti li cucina e li gusta quotidianamente, accompagnando il tutto con dettagli sulla vita all’interno delle mura. Potreste quindi scoprire ricette quasi dimenticate. Nel testo troverete molti spunti di viaggio, con descrizioni dettagliate di decine di eleganti Riad Hotel nei quali soggiornare, suggerimenti per costruire i vostri itinerari tematici, i luoghi dove acquistare l’artigianato autentico e dove gustare le specialità tipiche, ma anche alcuni itinerari nei dintorni, per godersi il clima delle spiagge o i paesaggi mozzafiatto dell’Atlante.
Quando ho cominciato a sfogliare le pagine di Marrakech dietro le antiche porte sono rimasta colpita dalla quantità di informazioni, e dal lavoro quasi da antropologa che l’autrice ha sicuramente svolto per riuscire a raccontare dettagli privati della vita dei Marrakchis, quindi ho chiesto all’autrice, Barbara Bertuzzi di rispondere ad alcune domande:
- Marrakech dietro le antiche porte è in parte una guida, in parte un libro. In che cosa si distingue dalle guide “tradizionali”?
Questo libro-guida tiene conto degli interessi più disparati del viaggiatore di oggi, partendo dalla conoscenza approfondita della meravigliosa medina medioevale. Leggendolo, si può curiosare “dietro le porte” degli antichi palazzi nobiliari per rivivere quell’atmosfera e per conoscere tradizioni millenarie. Oppure ci si può soffermare sugli intinerari a tema, consigliati a chi ama l’arte, la fotografia, il disegn, la natura o a chi vuole raggiungere l’Atlante, il deserto del Sud, le città di mare. Ma lo si può sfogliare anche, o solamente, per captare qualche prezioso consiglio culinario: ci sono più di 50 ricette illustrate che ripercorrono la storia della cucina di Marrakech, quella delle ricche famiglie del Reame e quella popolare fino ai giorni nostri e ai nuovi piatti cosmopoliti, dal sapore internazionale. - Come nasce l’idea di scrivere un testo di questo tipo?
A mio parere, la magia di Marrakech si nasconde proprio “dietro le antiche porte”, nelle viuzze più nascoste e negli angoli più segreti. Bisogna perdersi nella quotidianeità della medina, quella ancora da esplorare che difficilmente il turista da solo può scoprire in pochi giorni… E’ questo il messaggio che ho cercato di trasmettere al lettore. Ed è proprio in quei derb (vicoli) che ho raccolto le tante curiosità come anche gli spunti per gli itinerari a tema. - A quale tipo di viaggiatore ti rivolgi?
A colui che non vuole tour standardizzati. Curioso e talvolta esigente. Che ama l’intensità del viaggio. Che è capace di emozionarsi vivendo e condividendo il fare quotidiano di popoli lontani. Amante delle comodità ma non condizionato da esse. Certamente un viaggiatore che si adatta a tutto e che non si pone limiti. Che inorridisce di fronte alle superficialità. - Perché soggiornare in un Riad Hotel e non in un qualsiasi resort di lusso?
Perchè il Riad non è un albergo ma una casa. Ed è proprio la struttura dell’abitazione che fa tornare indietro nel tempo, trasportandoti in una realtà suggestiva, affascinante, incantevole, da mille e una notte… E poi, lo ribadisco, per conoscere bene Marrakech, si deve assolutamente alloggiare in medina (è un must) e in quei meandri angusti, aihmè, non ci sono resort! - La tua guida nasce da una conoscenza approfondita di Marrakech e della cultura marocchina, maturata durante il periodo nel quale vi hai vissuto: quanto è stato difficile integrarsi come straniera? E quanto è difficile per uno straniero ottenere informazioni su luoghi poco noti della città o ricette e tradizioni quasi dimenticate come quelle che tu hai raccolto nel tuo libro?
La città sa accogliere lo straniero. E’ la sua forza. Quindi tutti tornano e ritornano volentieri. Taluni addirittura vi si trasferiscono. Quanto alla mia esperienza di vita, posso solo dire che Marrakech ha davvero tanto da offrire e non si finisce mai di conoscerla. Basta “andare oltre quell’aureola commerciale che magistralmente la riveste”. E per scrivere queste pagine ho passato mesi a osservare, domandare, fotografare. - L’esperienza alla quale non si può rinunciare quando si visita Marrakech?
Una sosta alla Medersa Ben Youssef, l’antica scuola coranica. Per conoscere la potenza delle dinastie del passato e ammirare la bellezza delle arti architettoniche e dei decori. E per comprendere l’Islam come insegnamento teologico e filosofia di vita. Poi godersi Piazza Jemaa el Fna a tutte le ore del giorno e della notte. Dal caffè del mattino ai banchetti del cibo serali, alle musiche dei tamburi che risuonano sotto il cielo stellato. Da non mancare i souk, i mercati della medina, perchè Marrakech è una città commerciale. Da sempre. - Nel tuo libro sono descritti molti luoghi suggestivi: quale di questi è il tuo preferito?
Dar Cherifa, una delle più antiche dimore della medina. Oggi caffè letterario, museo, ristò. Spesso mi rifugiavo qui nei momenti di pausa. Per sorseggiare un tè alla menta o per gustare un buon piatto di couscous. O più semplicemente per scrutare i colori di Marrakech dalla sua terrazza. - In conclusione, descrivici Marrakech in tre parole:
Modaiola, spirituale, mai banale.
Crediti immagini
Foto: © Polaris – Barbara Bertuzzi
Info e dettagli
Barbara Bertuzzi, Marrakech dietro le antiche porte, viaggio curioso nella città del Riad
Ed. Polaris,
Prezzo: 25,00 euro
ISBN: 978-88-6059-072-5
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