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Da quando sono a Melbourne non faccio altro che saltellare da un locale all’altro in cerca di specialità decantate dai vari amici che vivono qui. Per fortuna che qui i ristoranti sono relativamente economici, se i prezzi fossero quelli italiani il mio soggiorno in Australia finirebbe molto presto.

Alla fine Venerdì è stata la volta del ristorante italiano. Io in genere evito accuratamente di cercare cibo italiano fuori dai confini nazionali, ma in questo caso non ho potuto rifiutare… per fortuna, devo aggiungere, perché quello che ho assaggiato mi ha lasciato senza parole.

Di solito nei ristoranti italiani all’estero si trovano sempre i soliti stereotipi della cucina italiana, quasi che nel Bel Paese non si vada più in là delle tagliatelle al ragù e della pizza. Invece appena data una rapida occhiata al menù di Così(68 Toorak Road, South Yarra, Melbourne) mi sono accorta che questa era tutta un’altra storia.

Personalmente ho provato gli Gnocchi di formaggio con burro e salsa di zucca, che nonostante il nome non erano proprio gnocchi ma assomigliavano piuttosto a dei “ravioli gnudi” o dei “malfatti”: delle palline di farina, delicatissimo formaggio di capra, forse un po’ di ricotta e spinaci, serviti con una salsa calda a base di burro, zucca, salvia e pepe, leggermente gratinati in forno. Praticamente un tortello di zucca rivisto e corretto (e decostruito). Accompagnati da vino rosso locale.

Tuutto delizioso, i vari sapori si bilanciavano tra loro e rimanevano perfettamente riconoscibili, la presentazione eccellente e il servizio impeccabile.

La cosa che mi ha stupito di più non è stata la qualità del cibo o il conto relativamente economico per un posto piuttosto chic (circa 18 euro compreso il vino), ma la creatività… insomma, una cosa è cucinare le ricette che la nonna emigrante ti ha insegnato e rivenderle adattandole ai gusti locali… altra cosa preparare un piatto con accostamenti inediti che mantiene comunque intatti i sapori della cucina italiana. Qui è come se gli chef (e non solo) riuscissero a cogliere il meglio degli altri continenti e mescolarlo per creare qualcosa di veramente originale, non la brutta copia del Vecchio Continente, e questo è forse l’aspetto di Melbourne che mi affascina maggiormente.

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