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Come sapete all’inizio di Giugno ho partecipato al mini blog tour “autogestito” all’interno del progetto “Blogger del Borgo”. Insieme a Laura del blog Lifeblogger abbiamo soggiornato presso l’albergo diffuso di Lorenzana, un borgo situato nel cuore delle colline pisane. Questo è stata la nostra base di partenza per esplorare il territorio.

Come ho scritto nel post precedente, dedicato a Lorenzana e alla formula dell’albergo diffuso, la posizione è perfetta per organizzare qualunque tipo di itinerario – natura, enogastronomia, cultura – ma soprattutto per visitare alcuni luoghi e musei particolarmente interessanti. Nel nostro caso, avendo solo due giorni, ci siamo concentrate su due destinazioni tra le più importanti del territorio: la stupenda Certosa di Calci, e il Castello dei Vicari di Lari con il suo delizioso borgo medievale.

Lari e il Castello dei Vicari

Lari è uno dei borghi più conosciuti della provincia di Pisa. Se siete appassionati di medio evo e in generale i piccoli borghi vi affascinano, qui troverete pane per i vostri denti. Infatti Lari è perfettamente conservato, si visita facilmente, e oltre alle bellezze architettoniche offre anche spunti per chi ama la buona tavola – ma di questo parlerò in dettaglio in un altro post.

Il centro storico di Lari ha l’aspetto del classico borgo sorto attorno a una fortificazione, cioè il Castello dei Vicari. La fortificazione di questo abitato – la cui origine risale agli etruschi – è di epoca longobarda. A quel tempo Lari era già da tempo un centro importantissimo, situato sulle direttrici che congiungono i principali centri della Toscana nord-occidentale: le odierne Pisa, Lucca e Livorno.

Passeggiando tra i suoi vicoli tenete gli occhi ben aperti: un po’ ovunque troverete degli scorci molto suggestivi. E se siete fortunati – come lo siamo state noi – troverete anche qualche abitante ben disposto a raccontarvi qualche aneddoto!

Il Castello dei Vicari si trova proprio alla sommità dell’abitato di Lari e dai suoi camminamenti esterni si può ammirare un panorama mozzafiato. La tradizione vuole che il castello sorga sulle rovine di una rocca longobarda. In ogni caso il nucleo del castello attuale risale al XIII secolo, quando i pisani assumono il controllo del borgo. Gran parte delle parti visibili oggi sono invece risalenti alla dominazione medicea.

Dopo anni di abbandono, a partire dagli anni ’90 il Castello dei Vicari è tornato ad essere visitabile e ospita regolarmente eventi e iniziative culturali. Sul sito ufficiale sono disponibili tutti gli orari di visita.

Proprio ai piedi del castello si trovano il laboratorio e il punto vendita del Pastificio Martelli, famoso per la sua pasta artigianale di alta qualità.

Una visita alla Certosa di Calci

A pochi chilometri da Lorenzana c’è anche un altro posto molto speciale: la famosissima Certosa di Calci, che dopo uno stato di abbandono durato anni è stata parzialmente ristrutturata e aperta al pubblico anche grazie ai contributi del FAI. Oggi è visitabile il Museo Nazionale della Certosa, esclusivamente con visita guidata, a orari prestabiliti – sul sito del MiBACT i dettagli delle aperture. Questo comprende alcuni dei locali più suggestivi del complesso. La parte restante di questa abbazia ospita il Museo di Storia Naturale – uno tra i più antichi e completi d’Italia, visitabile con un biglietto separato.

La Certosa di Calci sin dalla sua fondazione è stata un elemento molto importante per il territorio. Infatti – nonostante questo fosse un monastero di clausura – il complesso era aperto verso l’esterno, come testimonia l’edificio posto all’ingresso, una farmacia che era di fatto uno dei punti di contatto tra la certosa e gli abitanti del territorio circostante. La parte più interna invece era destinata alla vita monastica: parte degli ambienti sono visitabili, compresa una delle celle dei monaci. Questo permette di farsi un’idea di come dovesse svolgersi  la vita in questo monastero, che è stato in funzione fino al 1969.

La fondazione della certosa risale al XIV secolo ma il complesso che oggi possiamo ammirare è di impianto seicentesco. Camminando per i suoi locali, parzialmente restaurati, si ha l’impressione di trovarsi in un luogo fuori dal tempo. Questa impressione non è dovuta soltanto ai colori sbiaditi dal tempo o agli stucchi da restaurare: ovunque – negli affreschi, nei motivi dei pavimenti – si trovano illusioni ottiche e trompe-l’-oeil che sembrano creare spazi infiniti.

Al momento nelle stanze della Certosa sono ospitate alcune sculture di Igor Mitoraj, in attesa di essere trasferite nel museo dedicato all’artista che sarà costruito a Pietrasanta. L’effetto è ancora più suggestivo, perché le opere dell’artista polacco danno sempre l’impressione di essere frammenti del passato che testimoniano il passaggio del tempo, resistendo nel presente.

Ecco, passeggiare nei corridoi della Certosa, incontrando di tanto in tanto queste sculture “metafisiche” che si alternano a stanze e altri corridoi puramente immaginari, è un’esperienza veramente poetica e unica – tanto che credo mi dispiacerà quando le opere di Mitoraj saranno spostate.

Altri luoghi interessanti

Purtroppo in due giorni non è possibile vedere tutto. Oltre al Museo di Storia Naturale che è adiacente alla Certosa ci sono molti altri posti visitabili in un raggio di pochi km da Lorenzana:

  • il Museo Piaggio di Pontedera, per chiunque ami il design e la storia industriale
  • In meno di 1h puoi raggiungere alcuni borghi molto belli: Volterra, ma anche San Miniato o Certaldo
  • Sempre in meno di 1h potete raggiungere la stupenda e poco conosciuta “Piccola Gerusalemme” di San Vivaldo – che in estate è anche un’oasi di frescura immersa in una foresta fantastica – a breve un post anche su questo luogo bellissimo ma poco conosciuto.

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