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Aggiornamento Dicembre 2017
A fine Novembre è stato annunciato che la stanza aprirà ufficialmente al pubblico entro il 2020. La direttrice del Bargello Paola D’Agostino ha infatti confermato l’impegno a completare l’apertura entro due anni (fonte: Ansa).
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Alcuni giorni fa insieme ad altri giornalisti ho avuto l’occasione di visitare un luogo solitamente chiuso al pubblico: la cosiddetta “stanza segreta” di Michelangelo. E visto che ultimamente la storia segreta di Firenze sembra essere di moda, vi dico subito che non sto parlando di una trovata stile Inferno di Dan Brown o Da Vinci’s Demons. Si tratta invece di un luogo reale e legato a una storia molto meno misteriosa.
Siamo nel 1530. Come tanti fiorentini anche Michelangelo si era battuto coraggiosamente per cacciare i Medici e instaurare la Repubblica Fiorentina, e si trova ancora a Firenze. In quell’anno però la dinastia Medicea torna al potere, grazie all’appoggio di Carlo V che dopo un feroce assedio conquista la città, rendendola di fatto a Papa Clemente VII (un Medici).
Michelangelo teme quindi per la propria vita, e grazie ad un amico ottiene un nascondiglio sicuro in un posto insospettabile: una stanza di soli 7 x 2 m situata proprio sotto la sagrestia nuova della Chiesa di San Lorenzo, di fatto la Chiesa dei Medici, esattamente sotto la tomba di Lorenzo il Magnifico. Qui resterà confinato a lungo, e forse per ingannare il tempo e per sopportare meglio la permanenza in questo spazio angusto, disegna direttamente sui muri.

Una volta libero, Michelangelo copre i disegni con dell’intonaco, cancellando così ogni traccia del suo passaggio per non tradire chi l’ha ospitato.
Solo nel 1975 l’allora Sovrintendente Dal Poggetto scopre i disegni e ne intuisce il valore: successivamente saranno attribuiti alla mano di Michelangelo. Oggi scendendo la stretta scala che conduce alla stanza ci troviamo di fronte a uno spettacolo veramente emozionante: figure di vario tipo prendono forma sul muro imbiancato, con tutta la forza e la spontaneità di un disegno appena abbozzato.
I tratti sono rapidi ma precisi, si notano correzioni e ripensamenti: in pratica il genio al lavoro. L’emozione è veramente tanta, e aumenta man mano che le figure prendono forma.
Ecco quindi spuntare la testa del Laooconte conservato ai Musei Vaticani – sappiamo che Michelangelo era presente al suo ritrovamento a Roma – ma anche la testa di Leda, studi sul David. Anche uno studio di gambe maschili riporta subito alla mente la statua di Giuliano de’Medici visibile alcuni metri sopra di noi nelle Cappelle Medicee, mentre altre figure ricordano frammenti della Cappella Sistina.

La “stanza segreta” non è purtroppo aperta al pubblico: troppo disagevole l’accesso e troppo delicati i disegni per permettere un flusso continuo di visitatori. Però è possibile richiedere alla Direzione del Museo delle Cappelle Medicee il permesso di effettuare una visita privata sotto la supervisione del personale. Inoltre nella Sagrestia Nuova, proprio dietro il piccolo altare di fronte all’entrata è stato installato un moderno touch screen che permette di effettuare una “visita virtuale” alla stanza, e di informarsi sul nuovo percorso dedicato a Michelangelo a Firenze, che prevede un ponte ideale tra i tre luoghi simbolo della presenza michelangiolesca in città: San Lorenzo, il Bargello e l’Accademia.
Info e dettagli
Le informazioni per visitare il complesso di San Lorenzo a Firenze si trovano, dettagliate, sul sito ufficiale dell’Opera Medicea Laurenziana e sul sito del Polo Museale Fiorentino.

I dettagli sul ritrovamento dei disegni rinvenuti nella Sagrestia Nuova sono documentati in un recente volume: Paolo dal Poggetto, Michelangelo, la “stanza segreta”, Giunti 2012.